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Uno studio Nestlé evidenzia l'effetto significativo della masticazione sul senso di sazietà

Nuova ricerca sulla sazietàNuova ricerca sulla sazietà: lo studio ha esaminato l’effetto simultaneo della masticazione e della digestione.

Secondo quanto emerso da un nuovo studio condotto da Nestlé, il tempo passato a masticare gli alimenti potrebbe essere almeno tanto importante quanto il volume di cibo effettivamente presente nello stomaco nel determinare la quantità complessiva di calorie ingerite.

I ricercatori del Centro di Ricerca Nestlé, in collaborazione con l'Università di Wageningen, nei Paesi Bassi, hanno condotto quella che viene considerata la prima analisi dell'effetto di una stimolazione simultanea orale e gastrica sulla sazietà.

Secondo i risultati, il tempo dedicato alla masticazione potrebbe influire in maniera determinante sull'apporto calorico complessivo. Questa conclusione conferma la tesi di precedenti ricerche secondo cui le bevande non sarebbero il formato più idoneo allo sviluppo di prodotti finalizzati a stimolare il senso di sazietà.

Lo studio Nestlé prevedeva il monitoraggio dei partecipanti per cinque giorni non consecutivi. I soggetti, scelti in ordine casuale, dovevano continuare a masticare senza deglutire per uno o otto minuti, mentre venivano somministrate loro artificialmente diverse quantità dello stesso alimento.
Nella condizione di controllo, i soggetti non sono stati né alimentati artificialmente né hanno ricevuto cibo da masticare.

Dopo mezz'ora è stato servito un pasto a tutti i partecipanti, che sono stati invitati a mangiare a volontà fino a sentirsi normalmente sazi.

Lo studio ha permesso di rilevare che, se masticavano per un minuto, i soggetti assumevano le stesse quantità di cibo che avrebbero assunto a stomaco vuoto, indipendentemente quindi dal volume di alimenti già introdotto artificialmente nel loro stomaco.

Tuttavia, se prolungavano la masticazione per otto minuti, i soggetti assumevano una quantità di cibo nettamente inferiore rispetto a quella consumata a stomaco vuoto.

Ridurre l'apporto calorico

"I nostri risultati indicano che una stimolazione oro-sensoriale prolungata potrebbe essere un fattore determinante nella riduzione dell'apporto calorico", ha affermato la Dottoressa Alfrun Erkner, ricercatrice del Centro Nestlé che ha preso parte allo studio.

"Ciò non implica necessariamente che le bevande di speciale formulazione nutritiva non possano avere un effetto saziante, ma solo che i prodotti che inducono una maggiore stimolazione oro-sensoriale potrebbero rivelarsi più efficaci.

"È necessario condurre ulteriori studi per capire meglio in che modo l'interazione dei fattori oro-gastrici influisce sul comportamento alimentare", ha aggiunto.

Variabili dello studio

Lo studio è stato condotto su 26 soggetti giovani di sesso maschile, in buone condizioni di salute e con peso corporeo equilibrato. Durante uno dei cinque giorni di monitoraggio hanno masticato un dolce per un minuto senza inghiottire, mentre assumevano 24 grammi di dolce in una soluzione di 100 ml somministrata mediante un sondino nasogastrico.

Durante un altro giorno hanno masticato un dolce per un minuto senza inghiottire, mentre assumevano 24 grammi di dolce in una soluzione di 800.

Durante altri due giorni hanno masticato un dolce per otto minuti senza inghiottire, mentre venivano sottoposti alla somministrazione di 100 ml o 800 ml della medesima soluzione. Un altro giorno non hanno masticato dolci né assunto soluzioni liquide, anche se con sondino nasogastrico sempre inserito. Quest'ultimo test costituiva la condizione di controllo.

I soggetti hanno valutato il loro grado di appetito e di fame immediatamente prima e dopo i test, a distanza di 15 minuti e nuovamente prima e dopo il pasto.

I soggetti non sono stati autorizzati a mangiare né a bere bevande energetiche per due ore e mezza prima dell'inizio dei test. Sono stati inoltre invitati a non praticare attività fisica intensa per l'intera durata dello studio.

Segnali complessi

L'obiettivo finale di Nestlé è utilizzare questo tipo di ricerche come base scientifica per sviluppare alimenti capaci di aiutare i consumatori a sentirsi più appagati e meno sensibili allo stimolo della fame tra un pasto e l'altro.

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Obesity, fa parte della ricerca Nestlé sui fattori che contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà.

Tra le ricerche figurano studi che analizzano gli effetti di varie fonti di proteine sul metabolismo energetico, la sazietà e il controllo della glicemia e studi sui segnali complessi inviati dall'apparato digerente al cervello.


Informazioni correlate:
Nestlé Research Center
Studio: “Effetti della stimolazione orale e gastrica sull’appetito e sul consumo energetico” pubblicato sull'Obesity
Wageningen University

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