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È necessaria un'azione collettiva per lottare contro gli sprechi alimentari: è l'appello del CEO di Nestlé

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Sprechi alimentari e perdite di cibo costano all'economia globale 940 miliardi di dollari all'anno e generano circa l'8% delle emissioni di gas serra a livello mondiale. Consumano inoltre approssimativamente un quarto dell'acqua utilizzata ogni anno in agricoltura.

Il traguardo 12.3 dell'obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite mira ad affrontare il problema dimezzando lo spreco alimentare pro capite e riducendo la perdita di cibo entro il 2030. I progressi compiuti acquistano uno slancio crescente, ma per raggiungere questo traguardo è necessaria un'azione collettiva più vasta, sostiene il CEO di Nestlé Paul Bulcke.

“Sono convinto che lavorando insieme, possiamo intensificare gli sforzi e sviluppare soluzioni efficaci per contribuire a ridurre perdite di cibo e sprechi alimentari a livello mondiale”, ha affermato Bulcke.

Paul Bulcke è membro della coalizione Champions 12.3, un'alleanza tra CEO, personalità del mondo politico, leader delle istituzioni internazionali e della società civile, che fanno squadra per raggiungere il traguardo 12.3.

Un nuovo report pubblicato dalla coalizione ha valutato i passi avanti fatti in tutto il mondo verso questo traguardo. Nella conclusione si legge che nazioni, città e aziende devono collaborare più strettamente e con maggiore impegno per riuscire a raggiungerlo.

Le iniziative Nestlé per ridurre sprechi alimentari e perdite di cibo includono un esplicito impegno a generare "rifiuti zero da smaltire" in tutti gli stabilimenti dell'azienda e a dimezzare gli sprechi alimentari nelle proprie attività.