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Additivi nocivi in prodotti alimentari - Volantino CRO Aviano

Da diversi anni viene ciclicamente rilanciato, via e-mail o sul web, l’invito a far circolare un documento (pdf, 1,66mb) -

falsamente attribuito al Centro Oncologico di Aviano - in cui si riporta una lista di additivi con sigla iniziante per E, accusati di essere tossici ed un elenco di alimenti che li conterrebbero, fra cui alcuni prodotti Nestlé.

Il documento, con alcune varianti minori, è in circolazione addirittura dal 1998 sotto forma cartacea e nel corso degli anni è stato sistematicamente smentito e più volte smascherato come un falso.

Alcune delle smentite più autorevoli provengono proprio dal Centro Oncologico di Aviano stesso che, già nel 2001, attraverso una lettera a firma del Commissario straordinario del Centro di Riferimento Oncologico dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano, Prof. Enrico Gallo, ha negato categoricamente di essere all'origine del documento e in seguito ha diffuso un comunicato stampa in cui chiarisce l’importanza di un corretto utilizzo degli additivi per la sicurezza degli alimenti e ribadisce l’assoluta estraneità alla lista in questione.

Inoltre, sul sito dell’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, vi è una sezione dedicata agli additivi alimentari dove si dice chiaramente che tutti gli additivi inizianti per E sono autorizzati dall'Unione Europea e si chiarisce che l’autorizzazione si basa su un’approfondita valutazione della sicurezza eseguita dall’Autorità stessa.

Infine, teniamo a far notare che il documento contiene anche gravi e macroscopiche inesattezze: ad esempio, l'additivo E330, indicato erroneamente come “glutammato monosodico” e definito il più pericoloso, corrisponde in realtà all’acido citrico, sostanza naturalmente presente nelle arance e nei limoni. Ad ulteriore riprova della falsità del documento sottolineiamo il fatto che vengono citati prodotti o non più in commercio, o addirittura mai esistiti (come l’aranciata Levissima).

La sicurezza e la qualità dei prodotti e l'attenzione verso i consumatori sono da sempre priorità non negoziabili per Nestlé, che opera nel pieno e assoluto rispetto delle normative nazionali ed internazionali.

Per leggere la lettera di smentita diffusa dal Commissario straordinario del Centro di Riferimento Oncologico dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano, Prof. Enrico Gallo, clicca qui (pdf, 57,9kb).

Il Gruppo Nestlé in Italia


Il Gruppo Nestlé opera in Italia con Nestlé Italiana, Sanpellegrino, Purina, Nespresso, Nestlé Nutrition, Nestlé Health Science, Nestlé Professional e CPW. Queste realtà assieme impiegano circa 4.600 dipendenti in 10 sedi (compresa la sede centrale di Assago), raggiungendo nel 2022 un fatturato totale di circa 1,7 miliardi di euro.

In Italia, nel 2022, Nestlé ha prodotto un valore condiviso di 4,2 miliardi di euro, pari allo 0,22% del PIL, inoltre, ogni dipendente del Gruppo Nestlé in Italia contribuisce a creare 8 posti di lavoro.

Priorità per il Gruppo in Italia è la valorizzazione del gusto e delle tradizioni italiane nel nostro Paese e nel mondo, anche attraverso una filiera che comprende più del 70% di fornitori italiani, con cui investiamo e collaboriamo per attuare pratiche di agricoltura rigenerativa