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Diabete: proteggiamo il nostro futuro

Conoscere e prevenire: Giornata Mondiale del diabete.
Comunicati Stampa
Milano

World Diabetes Day

Un ‘cerchio blu’ è il simbolo della Giornata Mondiale che si celebra oggi e domani in Italia e il prossimo 14 novembre in tutto il mondo.
Istituita nel 1991 da IDF (International Diabetes Federation) e WHO (World Health Organization) la campagna ha come temi centrali del quinquennio 2009-2013 l’educazione e la prevenzione. Unire le forze per sensibilizzare le popolazioni e prevenire l’insorgere di questa patologia cronica può fare la differenza. Sono infatti 250 milioni le persone che oggi lottano contro il diabete e, senza opportune misure, nel 2025 potranno essere addirittura 380 milioni. In Italia quasi 3 milioni di persone soffrono di diabete, di cui oltre il 90% di tipo 2, ai quali va aggiunta una quota stimabile di circa 1 milione di persone che, pur avendo la malattia, non ne sono a conoscenza.

Aumento dei casi di diabete, obesità e abitudini alimentari

La crescita così marcata dei casi di diabete può essere motivata dall’invecchiamento della popolazione ma il fenomeno più allarmante e più strettamente correlabile all’epidemia di diabete, in tutte le fasce di età, è sicuramente rappresentato dal diffondersi dell’obesità, dovuto alla progressiva riduzione dell’attività fisica e al cambiamento delle abitudini alimentari.
Gran parte dei casi della principale forma di diabete mellito, il diabete tipo 2, può essere prevenuta agendo sullo stile di vita attraverso alcune azioni importanti: fare una dieta equilibrata, tenere monitorato il proprio peso, non condurre una vita sedentaria, non fumare e fare controlli costanti se si è soggetti a rischio.

H3 Informare e informarsi per prevenire il diabete

A livello globale la prima, vera prevenzione che si può mettere in atto è l’informazione: capire il diabete, conoscere i campanelli d’allarme e monitorare i fattori di rischio, significa già intervenire in maniera proattiva. Solo chi è ben informato può concretamente prendersi cura di se stesso. Anche senza essere malati, tutti devono avere la consapevolezza che attività fisica costante e alimentazione corretta sono i primi passi concreti da mettere in atto, anche in modo semplice e senza dover cambiare la propria vita.

Attività fisica e sana alimentazione per combattere il diabete

Per fare movimento fisico non è necessario diventare maratoneti o cultori della palestra, esistono delle attività alla portata di tutti che giovano alla nostra salute: camminare e andare in bicicletta, in modo costante per almeno 30 minuti al giorno.

“Anche a tavola”, commenta il dott Giuseppe Fatati, Presidente Fondazione ADI, “seguire una alimentazione equilibrata non significa per forza sacrificio. E dieta non equivale strettamente ad un sistema di rinunce e regole valide in un breve periodo in alternativa al piacere del mangiare. Si tratta piuttosto di abituarsi ad uno stile alimentare che dovrebbe essere personalizzato e tenuto sempre sotto controllo. É fondamentale riscoprire la bontà e la varietà dei cibi, fare attenzione alle porzioni di tutti gli alimenti, dalla carne alle verdure, dal pesce alla pasta, dalla frutta ai formaggi. Non ci sono alimenti vietati ma solo cibi da da consumare con moderazione come quelli troppo elaborati e conditi o troppo ricchi di grassi e sale (formaggi, insaccati, salumi). E’ bene consumare quotidianamente più porzioni di ortaggi e frutta fresca, e aumentare il consumo di legumi sia freschi che secchi, avendo sempre cura di limitare le aggiunte di oli e di grassi, che vanno eventualmente sostituiti con aromi e spezie. È importante, quindi, ridurre l'intero carico di calorie di ogni pasto cercando di variare spesso le scelte a tavola. Infine è importante correggere convinzioni inesatte come ad esempio quelle che riguardano i temuti “zuccheri”: il diabete non viene a causa dei dolci che quindi non devono essere vissuti come un tabù ma essere consumati con attenzione nel quadro della dieta complessiva giornaliera, tenendo conto del loro apporto calorico e nutritivo”.

Il diabete colpisce anche le persone normopeso

È falso anche il mito che solo gli obesi possano sviluppare il diabete: essere in sovrappeso è un fattore di rischio per diabete di tipo 2, ma il 20% delle persone con diabete è magro (probabilmente perché ha concentrazioni di grasso viscerale). Tuttavia sovrappeso e l'obesità rappresentano oggi il fattore di rischio primario anche in età infantile e adolescenziale. Istituzioni e aziende, educatori e professionisti, genitori e giovani, tutti sono dunque chiamati a mettere a disposizione i propri strumenti di comunicazione perché fare informazione è importante.

All’interno del proprio impegno nel campo della nutrizione, della salute e del benessere, Nestlé si dedica in maniera costante allo studio e alla ricerca di soluzioni mirate. La scorsa primavera, inoltre, ha avviato una partnership triennale con IDF l'International Diabetes Federation con l’obiettivo di sviluppare un’azione comune per educare alla sana alimentazione e ad un corretto stile di vita. In questi giorni di celebrazione, in particolare, Nestlé ha messo in atto, in tutti i paesi in cui opera, attività mirate di sensibilizzazione e di informazione, avvalendosi di tutti i suoi canali e strumenti di comunicazione.

Gruppo Nestlé - Il Gruppo Nestlé è presente in Italia dal 1875, quando è stata depositata a Milano l’etichetta “Farina Lattea Nestlé, alimento completo per i bambini lattanti”. Nestlé Italiana, Nestlé Purina Petcare, Sanpellegrino e Nespresso sono oggi le principali realtà che operano sul nostro territorio: assieme impiegano circa 5.400 dipendenti in 18 stabilimenti (oltre alla sede centrale di Milano), raggiungendo un fatturato totale di 2,2 miliardi di euro*.
Il Gruppo Nestlé è leader a livello mondiale in Nutrizione, Salute e Benessere, con 461 unità produttive distribuite in 83 Paesi, circa 320.000 collaboratori e una vendita quotidiana di oltre 1 miliardo di prodotti, frutto della tradizione e della più avanzata ricerca nutrizionale al mondo. Le dimensioni e la responsabilità di mercati così ampi e diversi fra loro si traducono nell’impegno a sviluppare e garantire un corretto approccio alla nutrizione ed ad un corretto stile di vita, che non può prescindere da un’equilibrata alimentazione ed idratazione.
*A partire dal 2011, Nestlé ha adeguato il proprio sistema di rendicontazione all’International Financial Reporting Standards (IFRS), passando da NPS (Net Proceed of Sales) a NNS (Net Net Sales). Questo cambiamento comporta una riduzione degli importi di vendita rispetto agli anni passati.

Per informazioni:

Maria Letizia Balducci
Nestlé
Tel. +39 02 81817406
E-mail: [email protected]

Rossella Camaggio
Ufficio stampa Edelman
Tel. +39 02.63116228
Cell. +39 348 3001325
E-mail: [email protected]

Luana Maltese
Ufficio stampa Edelman
Tel. +39 02.63116.230
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