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Osservatorio Nestlé


ADI
Presentati i dati della terza edizione: la metà degli italiani non rispetta le raccomandazioni della dieta mediterranea

Si è conclusa la terza edizione dell’Osservatorio ADI-Nestlé, che rappresenta una delle più complete indagini mai effettuate nel nostro Paese sullo stato di forma fisica e sulle abitudini alimentari della popolazione. I risultati, presentati in occasione del XIV Corso Nazionale ADI - Associazione di Dietetica e Nutrizione Clinica a Roma, si focalizzano quest’anno sul rapporto tra gli italiani e la dieta mediterranea. I dati raccolti parlano chiaro: la metà degli italiani non rispetta i principi alla base della tradizione alimentare del Bel Paese, che rappresentano uno dei pilastri dello “Stile di vita mediterraneo” dichiarato un anno fa dall’Unesco Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

I risultati della terza edizione dell’Osservatorio ADI-Nestlé rilevano che un italiano su due è obeso (15%) o in sovrappeso (29%) e che, nonostante il 93% degli intervistati riconosca l’importanza di una dieta sana ed equilibrata, pochi applicano in modo corretto le indicazioni della dieta mediterranea. Gli italiani non consumano infatti in modo equilibrato gli importanti alimenti alla base della nostra tradizione alimentare, come legumi (il 71% delle persone non ne consuma da 2 a 4 volte la settimana), verdura (il 54% dichiara di non consumarne tutti i giorni) e frutta (41% non ne mangia tutti i giorni).

Non solo, gli italiani consumano i propri pasti in modo frettoloso, spesso davanti alla tv oppure fuori casa: mentre solamente il 16% degli intervistati consuma regolarmente 5 pasti al giorno (colazione, spuntino mattutino, pranzo, merenda e cena), un italiano su dieci consuma pasti veloci tutti i giorni e il 49% lo fa almeno due volte la settimana. Inoltre, il 60% dichiara di mangiare davanti alla tv 2 volte la settimana e il 30% tutti i giorni, perdendo così la componente di convivialità e di confronto tipica della cultura culinaria nazionale.

Il tradizionale pasto consumato in cucina o in salotto cede il passo anche a causa dell’abitudine sempre più diffusa di mangiare fuori casa: un italiano su 10 ha l’abitudine di mangiare fuori casa tutti i giorni, mentre il 42% delle persone pranza fuori almeno 2 volte la settimana. Il pranzo (40%) è il pasto più comunemente consumato al ristorante, al bar o in ufficio, seguito dalla cena (34%).

Un altro dato interessante che è emerso riguarda il rapporto diretto esistente tra abitudini alimentari scorrette e sedentarietà: la metà di chi non rispetta la dieta mediterranea dichiara infatti anche di fare poco moto.

Lo studio, infine, ha indagato circa i differenti approcci all’alimentazione legati alla sfera del piacere, del benessere e della funzionalità: per il 41% l’alimentazione è sentirsi sani e in forma, per il 23% il cibo è appagamento e piacere, per il 25% è nutrimento e il 7% serve solamente ad acquisire energia.

L’Osservatorio ADI-Nestlé offre una fotografia precisa e dettagliata dello stato di salute e benessere e delle abitudini alimentari degli italiani. L’importanza dello studio è data anche dall’ampiezza del campione intervistato: quest’anno sono stati 1.000 gli individui intervistati telefonicamente mentre 5.500 le persone che hanno spontaneamente compilato il questionario collegandosi ad internet.