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Progetto Axía

Lunedì 27 febbraio 2012, Nestlé e CRUI in collaborazione con Università IULM hanno promosso una giornata di lavori focalizzata sull'idea di crescita della competitività del sistema Italia a partire dall’esperienza Axía e da alcuni concetti e parole chiave: sostenAbilità, rete, etica, responsabilità, opportunità per nuovi talenti. I lavori sono stati aperti alle Istituzioni, alla comunità accademica e studentesca, al mondo produttivo e imprenditoriale, ai media e a tutti i cittadini interessati.

ProgettoIl Progetto Axía è nato nel 2008 grazie alla collaborazione tra Nestlé e CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. Si tratta di un innovativo modello di partnership tra ricerca universitaria e aziende, basato sul concetto di sistema e sulla volontà comune di creare conoscenza da immettere nel circuito virtuoso della collettività.

Un progetto ambizioso partito attraverso un vero e proprio monitoraggio presso le università italiane sui tre ambiti di riferimento individuati, Alimentazione, Sostenibilità, Multiculturalità, condotto dall’Università IULM di Milano e dalla Federico II° di Napoli.

Le 4 ricerche finanziate da Nestlé:

1) La reputazione dei cibi nei processi di decisione di consumo alimentare
Risultato: la creazione di una ‘food reputation map’ per definire e misurare le categorie psicologiche che portano a definire il livello di reputazione dei cibi, guidando la scelta dei consumatori.

2) I principi della sostenibilità: dai valori dichiarati ai comportamenti di consumo alimentare. Analisi del ruolo dei media nella costruzione e diffusione della rappresentazione sociale della sostenibilità.
Risultato: esiste una generazione di Sustainable Natives: giovani ma non giovanissimi, scolarizzati, donne che vivono prevalentemente al nord. Sono loro i potenziali evangelizzatori di un nuovo modello di sviluppo.

3) Nuovi materiali polimerici per l’imballaggio rigido e flessibile di alimenti
Risultati: Interessante la combinazione tra polietilene e policicloolefina con la possibilità di creare pellicole dal 30 al 50% di spessore inferiore – a parità di resa – rispetto al polietilene tradizionale. Promettente è l’utilizzo del poliidirossibutirrato – poliestere naturale – per rendere biodegradabile il polipropilene.

4) Verso l’individuazione di indicatori precoci dello stress idrico e carenza di nutrienti in agricoltura: sviluppo di metodi innovativi di telerilevamento iperspettrale da aereo
Risultato: è stato messo a punto un sistema che consente di utilizzare l’acqua per uso agricolo nel modo più corretto e sostenibile.

ProgettoPer la prima volta in Italia un'azienda ha così favorito una rete di ricercatori che hanno lavorato parallelamente per rendere concreto il concetto di sostenibilità attraverso 4 differenti aspetti: sociali, economici, ambientali e culturali. Non solo: Nestlé ha ‘accettato’ i tempi della ricerca accademica scommettendo sulla competenza e il sapere dei team di lavoro venendo ripagata con risultati di ampia prospettiva e di rilievo scientifico non solo in Italia. Altre aziende forse seguiranno questa strada: per passare dalla sostenibilità alla sosten-Abilità.

Per saperne di più: leggi il case study dedicato al progetto Axía