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L'agricoltura rigenerativa in Nestlé

Campo di pomodoro

I sistemi alimentari globali sono responsabili del 70% della perdita di biodiversità, del 70% dei prelievi di acqua globale e tra il 21 e il 37% delle emissioni globali di gas serra nel mondo.

Da oltre vent’anni Nestlé si impegna a favorire una transizione verso un sistema alimentare più sostenibile, riducendo l’impatto delle proprie attività e reperire gli ingredienti in modo da generare impatti ambientali e sociali positivi.

Sappiamo che il raggiungimento di questi obiettivi passa attraverso la collaborazione e l’impegno di tutti gli attori della filiera. Nel mondo lavoriamo direttamente con centinaia di migliaia di agricoltori e indirettamente con milioni attraverso fornitori e partner, fornendo loro:

  • supporto tecnico e formazione attraverso 600 agronomi in oltre 40 Paesi

  • innovazione: attiveremo oltre 300 nuovi progetti di agricoltura rigenerativa 
  • investimenti: investiremo nei prossimi 5 anni 1.2 miliardi CHF per supportare pratiche di agricoltura rigenerativa

In molti Paesi stiamo promuovendo pratiche di agricoltura rigenerativa con l’obiettivo di migliorare la saluta e la fertilità del suolo, ripristinare la biodiversità e incentivare un utilizzo responsabile della risorsa acqua. In questo modo stiamo affrontando la triplice sfida del ripristino degli ecosistemi, supportare agricoltori e comunità e garantire la qualità e sicurezza che caratterizza i nostri prodotti. Nestlé prevede di impiegare per i nostri prodotti oltre 14 milioni di tonnellate di ingredienti provenienti da agricoltura rigenerativa entro il 2030.

Tomato Regeneration

Qualità e sicurezza dei prodotti sono valori imprescindibili ma siamo da tempo impegnati anche ad assicurare un approvvigionamento responsabile delle nostre materie prime, riducendo le emissioni causate dall’agricoltura e proteggendo il territorio.   

Il viaggio del pomodoro: da chi lo coltiva a chi lo assapora racconta il nostro impegno di generare impatti positivi lungo la filiera. Insieme ad agricoltori e fornitori abbiamo sviluppato il primo progetto di agricoltura rigenerativa in Italia contribuendo a valorizzare un’eccellenza del nostro Paese, il pomodoro, dalla terra alla tavola.  

Il viaggio del pomodoro

I fase: la produzione

Il nostro pomodoro, utilizzato per tutte le pizze prodotte nello stabilimento Nestlé Buitoni di Benevento, l’HUB internazionale di Nestlé per la pizza surgelata, cresce nei campi in Emilia-Romagna. Qui gli agricoltori seguono con attenzione e cura tutte le fasi della coltivazione, rispettando il ciclo della natura e favorendo pratiche rigenerative.  

Quest’anno abbiamo istallato otto sonde (tensiometri) all’interno dei campi destinati all’intera produzione per lo stabilimento di Benevento. Gli agricoltori attraverso un dispositivo mobile collegato con i sensori della sonda ricevono aggiornamenti e informazioni sulle condizioni e sull’umidità del terreno, costituendo un valido supporto per rendere più efficiente l’irrigazione del campo.

La letteratura scientifica* e i risultati raggiunti in questi mesi suggeriscono, grazie all’introduzione delle sonde, un risparmio idrico per la coltivazione del pomodoro di oltre il 40%*.

Inoltre, questa pratica permette di mantenere la pianta di pomodoro nelle migliori condizioni possibili, rendendola anche meno suscettibile e più reattiva in caso di attacchi di patogeni e di ondate di calore nel periodo estivo particolarmente forti, limitando di conseguenza eventuali trattamenti chimici e relative spese aggiuntive da parte degli agricoltori.

* Field Comparison of Tensiometer and Granular Matrix Sensor Automatic Drip Irrigation on Tomato

Rafael Muñoz-Carpena, Michael D. Dukes, Yuncong C. Li,and Waldemar Klassen 

 

II fase: la prima trasformazione

Il pomodoro, una volta raccolto, viene lavorato presso lo stabilimento Steriltom, nostro storico fornitore. Tutti i campi sono localizzati in un’area di 60km dall’impianto produttivo, riducendo così l’impatto ambientale della coltivazione. All’interno dello stabilimento, moderno e innovativo, 24 linee produttive sono dedicate a un solo prodotto: il pomodoro che, attraverso un processo produttivo virtuoso che prevede analisi chimico e fisico, viene trasformato in polpa finissima impiegata per il piatto più famoso della nostra tradizione: la pizza. 

III fase: la seconda trasformazione & distribuzione

A Benevento, nel cuore del territorio campano, sorge lo stabilimento Nestlé Buitoni. Nel 2016 Nestlé ha investito oltre 50 milioni di euro per rinnovare il sito in ottica industria 4.0 e trasformarlo in un Hub internazionale che coniughi eccellenza produttiva e sostenibilità. All’interno del nostro stabilimento oltre 250 persone lavorano con passione e maestria per rendere il pomodoro protagonisti di tutte le nostre pizze garantendo la nostra promessa di buono, per chi lo mangia e con chi lo produce. Una promessa che ogni giorno portiamo sulle tavole dei consumatori di tutto il mondo attraverso i nostri prodotti.

*elaborazione su dati di letteratura

Muñoz-Carpena, R., Li, Y. C., Klassen, W., & Dukes, M. D. (2005). Field Comparison of Tensiometer and Granular Matrix Sensor Automatic Drip Irrigation on Tomato, HortTechnology horttech, 15(3), 584-590. Retrieved May 26, 2022, from https://journals.ashs.org/horttech/view/journals/horttech/15/3/article-p584.xml

Buttaro D., Santamaria P., Signore A., Cantore V., Boari F., Montesano F., Parente A. (2015). Irrigation Management of Greenhouse Tomato and Cucumber Using Tensiometer: Effects on Yield, Quality and Water Use, Agriculture and Agricultural Science Procedia, Volume 4, 2015, 440-444. https://doi.org/10.1016/j.aaspro.2015.03.050.