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Nestlé e il diritto di accesso all’acqua

La nostra posizione

In Nestlé crediamo fermamente che l’accesso all’acqua sia un diritto umano fondamentale. Riconosciamo e sosteniamo appieno la decisione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Uniti di proclamare un diritto umano all’acqua.

Nel 2010 abbiamo inserito nei nostri Principi Aziendali Nestlé il riconoscimento e il rispetto del diritto umano all’acqua, ancor prima che questo venisse ufficialmente riconosciuto dall’ONU. Il diritto all’acqua è un elemento fondamentale del nostro più vasto impegno per la gestione dell’acqua e, in quanto tale, ci sprona a garantire che le nostre fabbriche e i nostri fornitori rispettino tale diritto all’acqua nelle comunità locali. Come riferimento utilizziamo l’indicazione fornita dall’OMS, ossia da 50 a 100 litri di acqua per persona al giorno.

Basandoci sulle indicazioni contenute nel CEO Water Mandate, che Nestlé ha contribuito a delineare, nel 2015 abbiamo pubblicato il documento ‘Guidelines on Respecting the Human Right to Water’ (Linee-guida sul rispetto del diritto umano all’acqua), rivolto ai nostri dipendenti. Per fare un’azione di sensibilizzazione, identificare le problematiche principali ed elaborare dei piani di azione nella nostra organizzazione, abbiamo effettuato delle valutazioni sulla rilevanza dei diritti umani e alcune verifiche sulle risorse idriche. Stiamo inoltre estendendo la rete di relazioni della comunità di Nestlé Waters in tutte le nostre fabbriche di imbottigliamento ed effettuando audit ai fornitori e valutazioni delle aziende agricole in molti paesi in cui Nestlé opera, in modo particolare nelle aree in cui l’acqua scarseggia.

Oltre a rispettare il diritto umano all’acqua, aiutiamo i nostri dipendenti, le comunità che vivono attorno alle nostre fabbriche e le comunità in contatto o comunque legate ai nostri fornitori ad avere accesso all’acqua.

Tra queste attività ricordiamo la realizzazione del ‘WBCSD WASH Pledge’, per garantire la presenza di adeguate strutture idriche, sanitarie e igieniche nei posti di lavoro. Inoltre, con i nostri partner, la Federazione Internazionale della Croce Rossa e la Red Crescent Society, stiamo sostenendo le comunità di coltivatori di cacao in Costa d’Avorio e in Ghana. Tra il 2005 e il 2015, 228.000 persone hanno potuto accedere alle strutture idriche, sanitarie e igieniche grazie a queste partnership.