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DAGLI STATI UNITI ARRIVA IN ITALIA IL FLEXITARIANISMO, IL NUOVO STILE DI VITA PER I “VEGETARIANI PART-TIME”

Dopo il boom della tendenza vegana nel 2016, il 2017 è l’anno del Flexitarianismo, uno stile di vita che predilige il consumo delle proteine vegetali a discapito di quelle animali. Da Gwyneth Paltrow a Richard Branson, la tendenza che spopola negli Stati Uniti arriva in Italia.
Comunicati Stampa

Anche in Italia ha ormai preso definitivamente piede il Flexitarianismo, uno stile di vita che va oltre il regime alimentare e che è diventato una vera e propria tendenza. Il Flexitarianismo permette di abbinare alle proteine vegetali, anche le proteine animali nell’arco della settimana. Un italiano su 3 (32%) si è convertito a questo nuovo stile di vita e, ne ha tratto numerosi vantaggi tra cui la possibilità di variare la propria alimentazione con gusti diversi e la necessità di non trascurare benessere e salute. Sono parecchi anni, infatti, che si presta sempre maggiore attenzione all’alimentazione, cercando di eliminare la carne in favore di altri alimenti. Nel Regno Unito buon riscontro ha avuto l’iniziativa “Meat free Monday” organizzata da Paul McCartney, che nel 2009 insieme alle figlie ha portato avanti un progetto che aveva il fine di proporre un’alimentazione sostenibile anche per chi fatica a rinunciare completamente al consumo di carne. McCartney, infatti, ha optato per la possibilità di “essere flessibili”, bilanciando l’alimentazione vegetariana e il consumo di carne in modo sporadico. E se molte star di Hollywood sono attratte da uno stile alimentare che metta da parte la carne, prima fra tutte la coppia Jay Z e Beyoncé che ha lanciato l’hashtag #22daysvegan facendo diventare il loro regime alimentare vegano di 22 giorni una Instagram Story, madrina del movimento Flexitarian nel mondo è Gwyneth Paltrow che da parecchi anni segue questo stile di vita e lo condivide con i propri fans. Ma quali sono i motivi per i quali gli italiani si sono convertiti al Flexitarianismo? La maggior parte afferma per l’intenzione di variare la propria alimentazione con gusti diversi (41%), mentre un buon numero si divide fra la volontà di preservare l’ambiente (24%) e il desiderio di non trascurare benessere e salute (37%).

È quanto emerge da un’indagine promossa dal Garden Gourmet Flexitarian Hub, l’osservatorio sul mondo dei flexitariani, condotta su circa 2500 italiani tra uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 65 anni, realizzato con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate.

“L’alimentazione flexitariana è la vera dieta, quella che l’ecosistema ricerca. Possiamo dire che è la dieta della sostenibilità biologica – afferma la dott.ssa Lucia Bacciottini, biologa nutrizionista, specialista in Scienze dell’alimentazione ed autrice del libro Flexitarian Diet (ed. Giunti 2016) –. È una dieta vegetariana flessibile, che cioè prevede la possibilità di inserire delle proteine animali alcune volte alla settimana. La base di questa alimentazione sono i vegetali, suddivisi in: ortaggi, cereali, legumi e semi. I legumi sono i protagonisti dell’apporto proteico, passando dai piselli alle fave, fino ai fagioli, ai ceci e alle lenticchie. Questa varietà di prodotti offre la possibilità di preparare piatti in tanti modi e forme”.

Il 56% delle donne dichiara di seguire lo stile alimentare flexitariano, con un buon 44% di uomini, in costante crescita, che fa altrettanto. Ma dove hanno scoperto questo nuovo stile di vita gli italiani? Per la maggior parte informandosi online (38%), ma non vengono trascurati altri mezzi come i libri (23%) e i giornali (16%). Il Flexitarianismo spopola soprattutto nella fascia d’età 30-40 (47%), dove si trovano persone alla ricerca di un buon equilibrio fra benessere fisico e psicologico e aperte a sperimentare le novità. Anche nella fascia d’età 40-50 il movimento è in grande crescita (29%) soprattutto per una questione di attenzione alla salute, con i più giovani (20-30) che stanno cominciando ad apprezzarla (14%). I dati dimostrano che i flexitariani sono persone che cercano di coinvolgere la famiglia nel proprio stile di vita, vivono una vita smart e di conseguenza sono alla ricerca di ricette gustose e facili da preparare, sono attenti all’ambiente ma cercano di mettersi al passo con le novità internazionali. La città dove ha preso più piede questo movimento è Milano (48%), con a seguire Roma (32%) e Firenze (19%).

Lo stile di vita flexitariano è una garanzia, perché garantisce un benessere generale - continua la dott.ssa Bacciottini -. Per questo motivo sempre più donne, con qualche eccezione maschile, stanno scegliendo questa alimentazione. E’ uno stile di vita ecologico ed ‘ecochic’, avendo recuperato una bellezza intrinseca che sembrava dimenticata. Non è mai facile seguire uno stile alimentare vegetale per chi lavora, ma oggi è possibile farlo grazie allo street food e ai pasti pronti. Dalla soia al farro, dalle verdure ai legumi, è davvero facile poter seguire questo regime alimentare, vario e nutriente, se ci si organizza al meglio.

Ma che tipo di piatti preparano i Flexitariani? Generalmente si tratta dei piatti tipici della cucina vegetariana, con l’aggiunta di qualche pasto di carne. Quelli Flexitariani sono per lo più piatti veloci che richiedono una preparazione di non più di mezz’ora (59%), ma prendono piede ricette anche più complesse che possono richiedere un’ora (35%) o anche più (21%). Ricette che il più delle volte vengono trovate online (28%), ma che spesso si trovano in libri specializzati (22%) o su delle app (16%). Sono davvero molte le app vegetariane e vegane in circolazione, le più famose sono Ivegetariano, It is vegan e I’m hungry: vegetarian recipes, tutte offrono moltissime varietà e ricette sempre nuove. I flexitariani si dedicano molto alle ricette fai da te (13%), che prevedono moltissime varianti. Molto gettonati anche i piatti pronti come i burger e i piatti a base di soia, le ricette di origine orientale come i falafel, le polpette o le cotolette vegetali. I piatti vengono per la maggior parte consumati a casa (42%), ma trovano spazio anche le ricette da gustare al lavoro (36%) o al ristorante (18%). Sono pasti adatti per essere gustati sia dai single che dalle famiglie.

Uno studio condotto dalla dietista Dawn Jackson Blatner, culminato nel libro The Flexitarian diet, conferma l’attendibilità di questo regime alimentare. La dottoressa afferma che per tagliare le calorie è importante assumere alimenti di origine vegetale, ma allo stesso tempo non è facile rinunciare completamente alla carne. Per questo motivo lo stile di vita Flexitariano è un buon compromesso sia per i carne dipendenti che non. E’ possibile comunque essere Flexitariani a diversi livelli: si parte dal livello principiante che vede la rinuncia alla carne per 1-2 giorni alla settimana, passando per il livello intermedio che prevede la rinuncia per 2-3 giorni alla settimana fino ad arrivare al livello esperto che vede 5 o più giorni di rinuncia. Matt Bittman, invece, nel suo libro Vegan Before 6 introduce la possibilità di mangiare vegano fino alle 18 e dopo lasciare spazio ad una cena libera. Secondo l’autore, seguendo un rigido stile alimentare vegano durante l’arco della giornata la sera non si ha così tanta fame anche se il pasto è libero.

Il fenomeno flexitariano è talmente forte che in tutto il mondo stanno sorgendo catene di fast food vegetariani/vegani, con il più famoso fra questi che è il Veggie Pret di Londra. Seguendo il filone sono nati ristoranti del settore in città come New York, Londra, Parigi, Ibiza e Barcellona. Rinomato il Natural Pau Flexitarian di Ibiza, ristorante molto frequentato dell’isola spagnola soprattutto nei mesi estivi. Sempre in Spagna buon riscontro sta avendo il Flax&Kale di Barcellona grazie al suo collegamento con il più importante store di H&M della città. A Parigi lo chef Valerian prepara ogni giorno degli hamburger vegetariani composti interamente di soia, piselli e grano; piatto che ormai è diventato un punto di riferimento nella capitale francese. Per coloro che sono alla ricerca di cucina vegetariana nel nostro paese c’è il ristorante Joia dello chef Pietro Leeman, primo locale del settore ad essersi meritato una stella Michelin. Lo chef ha creato un vero e proprio menu di primo livello adatto a tutti i tipi di esigenza, con piatti nuovi che non smettono mai di stupire. Anche nel campo del design questa tendenza ha trovato degli oggetti adatti alla sua attuazione. Durante la fiera living Kitchen 2015 è stata presentata Vooking, la cucina di design pensata per chi prepara piatti che richiedono la lavorazione dei vegetali.

Nel mondo delle celebrities, sono sempre di più quelle che introducono nel proprio regime alimentare, in modo più o meno esclusivo, le verdure. Dai flexitariani come Gwyneth Paltrow, Jamie Oliver, Emma Thompson, Cameron Diaz e Richard Brandson, seguaci del movimento lanciato da Paul McCartney, che non mancano mai di rendere pubbliche le ricette personali, a chi si dichiara vegano o vegetariano con ottimi effetti. Un esempio è Ellie Goulding, che in un’intervista sul Daily Mail confessa di aver stravolto il proprio stile di vita con forti vantaggi. Secondo un articolo pubblicato dal The Guardian, invece, atleti internazionali del livello della tennista Serena Williams, del calciatore Jermain Defoe, del giocatore di football americano David Carter confessano di adottare un regime alimentare strettamente vegano e di aver in questo modo migliorato le proprie prestazioni sportive.

IL MANIFESTO DEL FLEXITARIANO

  1. VIVA LA VARIETÀ. Prepara piatti differenti ogni giorno per non annoiarti con le solite ricette. In questo modo non sarai tentato da alimenti sbagliati.
  2. GUSTA LA VITA. Il gusto è l’arma vincente che permette di non arrendersi, ma di raggiungere con costanza e piacere gli obiettivi prefissati.
  3. CERCA L’EQUILIBRIO. Bilanciare carne e alimenti di origine vegetale è il modo migliore per mantenersi in salute, senza rinunciare al piacere della buona tavola.
  4. READ FLEXITARIAN. Non smettere mai di informarti, sapere che cosa si sta mangiando e come lo si sta facendo è fondamentale. Utilizza libri, app e ricette online. L’alimentazione deve essere ragionata.
  5. IL FLEXITARIANO È BELLO PERCHÉ È VARIO. Soia, legumi, cereali, verdure: non ci si annoia mai. Il vero flexitariano sa di poter contare su un menù vario e nutriente con cui creare ricette gustose e adatte per tutte le occasioni da condividere con la famiglia e gli amici.