Basta routine quotidiana e stereotipi mentali, che rendono l’esistenza grigia e impediscono di rinnovarsi e andare oltre la consuetudine. Per 7 esperti su 10 gli italiani sono insoddisfatti della propria vita. Per combattere la crisi e vivere meglio, 8 su 10 consigliano di essere più flessibili e modificare le abitudini consolidate. Arriva anche in Italia il Changing, lo stile di vita che dopo esser diventato tendenza in tutto il mondo approda anche nel Bel Paese. Per i sociologi il cambiamento aiuta a scoprire se stessi (35%), tiene la mente sempre allenata (21%), fa aumentare l’autostima (24%) e trasmette positività (17%). Dalla pubblicità alla politica, dalla quotidianità ai grandi eventi, la voglia di cambiamento la fa da padrona. Lo sa bene Barack Obama, il quale durante la sua ultima campagna elettorale ha più volte ripetuto la frase “Change is…”. Uno stile di vita adottato da brand come Nescafé, che ha scelto come proprio claim la frase “Change is Good”, da Apple, attraverso la campagna “Think Different”, e da Renault, con lo slogan “Drive the Change”.
È quanto emerge da uno studio promosso da Nescafé Changing Lab, condotto attraverso una serie di interviste a psicologi, sociologi, esperti di tendenze e opinion maker, che hanno analizzato ad ampio raggio questo fenomeno globale e hanno individuato i motivi per quali cambiare fa bene alla vita e come è possibile farlo.
Cambiare è possibile e fa bene alla vita
Secondo il 79% degli esperti cambiare e sapersi rinnovare è la scelta giusta per vivere meglio e combattere la crisi. Già diversi istituti di ricerca, Università e centri di raccolta dati hanno analizzato i vantaggi del “Changing”. Dal mondo aziendale alla realtà di tutti i giorni, prestigiosi sociologi e luminari hanno dimostrato come la predisposizione al cambiamento aumenti il rendimento della mente, una caratteristica tipica delle persone carismatiche, creative e flessibili, aperte alle sperimentazioni. “Essere aperti al cambiamento è fondamentale a tutte le età, perché permette di mantenersi giovani e al passo con i tempi - afferma la psicologa Mariolina Palumbo – la rigidità mentale è sinonimo di staticità, mentre essere predisposti a fare nuove esperienze rappresenta dinamicità, è sinonimo di vita”.
Paura, insicurezza e orgoglio sono le cause maggiori che impediscono di aprirsi alla novità, ma gli esperti avvertono: il “Changing” fa bene alla vita perché produce benessere interiore, aumenta l’autostima, mantiene il cervello in allenamento e aiuta a scoprirsi più coraggiosi.
Quali sono le difficoltà che si oppongono al cambiamento?
Gli esperti individuano le cause principali nel comportamento pigro e remissivo di coloro che rifiutano di mettersi in gioco (25%) e si adagiano sulle certezze che hanno. Infatti la paura di perdere quello che si ha vince la voglia di scoprire qualcosa di nuovo (28%), mentre le incognite su un futuro incerto suggeriscono di non abbandonare le sicurezze acquisite (17%). La chiusura mentale alla novità è causata anche dall’orgoglio (18%) che impedisce di smuoversi da convinzioni e stili di vita consolidati, che portano però, secondo gli esperti, all’abitudine e al ripetere sempre gli stessi schemi. Anche l’indifferenza (12%) si oppone alla voglia di cambiamento perché porta a non interessarsi e incuriosirsi alla novità.
Perché cambiare fa bene alla vita?
Per gli esperti il cambiamento aiuta a scoprire se stessi (35%) e a mantenere il cervello in allenamento (21%). Cambiare inoltre fa aumentare la propria autostima (24%) e trasmette un senso di fiducia e positività (17%). E le circostanze in cui è opportuno farlo, secondo gli esperti, sono quelle che portano maggiormente a fermarsi per riflettere se quello che si fa è giusto o sbagliato (39%), magari in seguito a un malcontento che si vive in ambito lavorativo (21%) o nella sfera privata (24%), oltre che per quel senso di inadeguatezza che colpisce parecchie persone quando non trovano più gratificante quello fanno o vivono (16%).
Il cambiamento è necessario per vivere meglio
Scelta, follia o provocazione che sia, il cambiamento oggi investe ogni ambito della vita sociale, economica e culturale. Dalle campagne elettorali di Obama agli spot televisivi di ultima generazione che inneggiano al “Changing”: il cambiamento diventa un fattore determinante per vivere meglio
Ma cosa può spingere a cambiare? Per 4 intervistati su 10 (41%) può essere un pizzico di follia a suggerire di prendere una decisione apparentemente azzardata. Un altro motivo può essere una scelta ponderata, indicata dal 37% degli esperti come il mezzo più razionale e meno traumatico che traghetta la vita da una sponda all’altra. C’è poi chi indica che cambiare può avvenire perché si ha un innato spirito di provocazione o anticonformismo (29%) o perché è matura l’idea che è necessario farlo (23%). C’è infine una piccola fetta (12%) che imputa la spinta al cambiamento alla voglia di andare oltre, per non fermarsi a quello che si ha o si è per ottenere sempre di più.
Consigli per cambiare comportamenti e migliorare la vita
E tra i suggerimenti preziosi e i piccoli consigli degli esperti, ci sono alcuni comportamenti-base da cui iniziare. Innanzitutto può essere utile, riferisce 1 intervistato su 3 (33%), saper rinunciare a qualcosa, iniziare cioè a privarsi di qualcosa che si ritiene necessario per capire che non è del tutto insostituibile. Un altro modo può essere quello di mettere momentaneamente in secondo piano le proprie esigenze (18%) per predisporsi meglio alla novità, e quindi favorire l’apertura mentale a tutto ciò che è al di fuori della normale percezione del bisogno. Sono poi 4 su 10 (38%) a suggerire che può tornare utile iniziare a coltivare interessi diversi o ad appassionarsi ad altre cose, questo perché può allargare sia l’orizzonte culturale sia, nella vita di tutti i giorni, la cerchia di conoscenze e amicizie. In tutto questo, secondo gli intervistati, gioca un fattore determinante anche la curiosità (23%) e il fatto che non bisogna ragionare troppo sulle cose (16%), perché temporeggiare più del necessario porta a non prendere mai una decisione, giusta o sbagliata che sia.
Il “Changing” è alla base dei discorsi dei più importanti uomini politici, a partire dall’attuale presidente Usa Barack Obama. In uno dei suoi ultimi comizi prima delle elezioni del 2008, Obama si rivolgeva così ai suoi elettori: “In questo momento che segnerà la storia, possiamo dare al Paese il cambiamento di cui ha bisogno. E da domani si cambia". Un concetto vincente, ripreso dallo slogan “Change is…” durante la recente campagna elettorale in vista delle presidenziali 2012. La filosofia del cambiamento ha influito anche sulle strategie di diverse aziende, segnando la comunicazione di importanti brand come Nescafé, esportatore di nuove abitudini e stili di vita e da anni ambasciatore del “Changing” attraverso il claim “Change is Good”. Una filosofia che ha accompagnato la Apple, con lo slogan “Think Different”, durante il lancio sul mercato dei suoi nuovi computer a cavallo tra il XX ed il XXI secolo. Lo stesso padre della “Mela” Steve Jobs in uno dei suoi famosi discorsi affermava: “E' la capacità di innovare che distingue un leader da un epigono”. Anche la Renault ha riassunto il proprio spirito innovativo ed all’insegna della sostenibilità nel claim “Drive the Change”.
Quali possono essere i cambiamenti più importanti nella vita di una persona?
Per 4 esperti su 10 (42%) cambiare città rappresenta la scelta più influente nella vita di un uomo. Per il 34% il bivio decisivo è rappresentato dal “cambiamento del partner”, per altri invece il cambiamento del look (23%) e del lavoro (17%). Quali sono i piccoli cambiamenti che si possono mettere in pratica durante la giornata? Ben 5 esperti su 10 (51%) suggeriscono di modificare ogni tanto il tragitto che si compie abitualmente per andare a lavoro. Altri (37%) consigliano di provare saltuariamente un supermercato diverso da quello dove di solito si fa la spesa, oppure (25%) concedersi un'uscita serale in un giorno della settimana in cui invece si è soliti andare a letto presto (34%).IL DECALOGO DEGLI ESPERTI SUL CAMBIAMENTO
1 – IL RISCHIO VALE LA CANDELAMolti vedono il rischio dal lato sbagliato, immaginandolo cioè come qualcosa di irreparabile se non lo si vince. Per questo ci si arrende ancor prima di iniziare ma chi l’ha detto che rischiare non ne vale la pena? Bisogna sempre considerare l’altro lato della medaglia e sapere che qualcosa di positivo c’è sempre.
2 – UN CAMBIAMENTO AL GIORNO TOGLIE LA NOIA DI TORNO
C’è un solo nemico che ha la capacità di immobilizzare la voglia di fare qualcosa: la noia. Quando si è annoiata ci si sente svuotati di tutto: voglia, entusiasmo, allegria, inquietudine. Il turbine di emozioni contrastanti si perde si una sensazione di totale apatia, ecco perché iniziare a cambiare già nelle piccole cose può scacciare via il tempo grigio della noia.
3 – CAMBIA LO SCHEMA, NE VALE LA PENA
Chi ragiona a compartimenti stagni non guarda al di là del proprio naso. Ecco perché chi è troppo schematico rischia di rimanere incastrato nei suoi stessi meccanismi, privandosi della possibilità di scoprire altro. Per questo occorre ogni tanto mettere da parte le proprie prassi per aprirsi al cambiamento: a giovarne sarà cuore e cervello.
4 – FARE SEMPRE LE STESSE COSE TI RENDE PIGRO
L’abitudine impigrisce e impoverisci la vitalità dell’individuo oltre la creatività dell’intelletto. Chi non cambia le proprie abitudini è perché ha paura di uscire dal seminato. Ma continuare a fare le stesso cose, tuttavia, significa non mettersi mai alla prova perdendo quindi l’opportunità di capire quanto si vale veramente. Cambiare rende più attivi!
5 – RICORDA SEMPRE CHE VOLERE E’ POTERE
Nascondersi dietro al fatto che “non dipende da noi” non porta da nessuna parte. Anzi rende ancora più palese l’idea che non si vuole di più di quello che si ha, o perché si è pigri o perché manca la voglia. In realtà le cose si ottengono solo se le si vogliono realmente e si è disposti a tutto pur di riuscirci. Ecco perché è sempre vero che volere è potere.
6 – SBAGLIANDO SI IMPARA
Chi non si smuove dalla sua condizione è perché ha paura di sbagliare, e alla base di questa paura c’è una mancanza di umiltà nell’ammissione dell’errore. Ecco quindi che bisogna capovolgere il ragionamento: c’è bisogno di sbagliare per poter veramente imparare e acquistare la giusta dose di umiltà che completa il carattere di una persona. E il cambiamento fornisce proprio gli strumenti ideali alla crescita e al completamento della persona.
7 – CHI SI ACCONTENTA NON GODE
Accontentarsi significa per molti versi limitarsi. Chi si accontenta non gode perché può avere molto di più, e andare oltre vuol dire mettersi in una condizione in cui si possono esprimere al massimo le proprie potenzialità. Ecco perché allora cambiare vuol dire non fermarsi a quello che si ha ma pretendere sempre di più.
8 – C’E’ CHI PARLA E C’E’ CHI FA
I buoni propositi devono essere seguiti dai fatti. Se le intenzioni restano racchiuse nelle parole che si dissolvono nell’aria, i fatti contribuiscono in maniera incisiva a ottimizzare le riflessione. Meno pragmatismo e più concretezza quindi, per scongiurare il rischio di restare come la cicala che invidia la formica. Meglio dunque mettersi all’opera con determinazione e decidere che è arrivato veramente il momento di cambiare.
9 – DATTI SEMPRE UN OBIETTIVO
Anche l’ambizione è importante nel rafforzare la voglia di cambiamento. Occorre sempre porsi un obiettivo, qualunque cosa si faccia: e se si vede all’orizzonte la possibilità di uscirne rigenerati e rinnovati, ecco quindi che l’obiettivo per cui uno deve cambiare è perché fa bene alla vita.
10 – ABBI IL CORAGGIO DI CAMBIARE
In ogni decisione da prendere, da cosa indossare la sera alle scelte di un certo peso, gioca un ruolo importante il coraggio, la capacità cioè di affrontare con forza d’animo ogni situazione. Anche per cambiare occorre averne un bel po’, dal momento che è una scelta ovviamente impegnativa. Trovare il coraggio di cambiare vuol dire scoprirsi più forti ed essere consci del fatto che ognuno ha in sé la forza di perseguire obiettivi che sembrano montagne da scalare.